Misure di sostegno al reddito. Come cambia l’approccio
Come ogni anno il Governo ha introdotto una serie di misure di natura sociale volte a garantire un sostegno economico alle famiglie italiane.
Tra queste spicca la “rivoluzione” normativa in tema di assegni familiari.
Con il d.lgs. 230/2021, infatti, è stato introdotto l’assegno unico universale (AUU). Si tratta di una nuova prestazione che assorbe l’assegno per il nucleo familiare (ANF), l’assegno per i nuclei numerosi, le detrazioni per i figli fino a 21 anni e una moltitudine di misure a sostegno della famiglia, tra cui il bonus premio alla nascita e l’assegno di natalità (bonus bebè).
Non si tratta solamente di una “rivoluzione” a livello normativo ma di un cambiamento dell’approccio del Governo a queste nuove misure sociale, ponendo l’accento sul ruolo centrale riconosciuto al singolo soggetto richiedente.
Infatti, oggi, molto più che in passato, è fondamentale che coloro che vogliano usufruire di tali misure si “attivino” in prima persona, presentando le domande/dichiarazioni necessarie all’accesso a tali benefici, nel rispetto dei requisiti e delle tempistiche previste.
A tal proposito, l’INPS stabilisce che è necessario presentare la domanda per l’AUU entro il 30 giugno 2022 per poter recuperare gli arretrati a partire da marzo 2022, mese di entrata in vigore della nuova misura. Per le domande dal 1° luglio 2022, l’assegno verrà riconosciuto dal mese successivo.
Si ricorda che l’assegno unico spetta per ogni figlio minorenne e maggiorenne a carico fino ai 21 anni e senza limiti di età nel caso di figli disabili, nonché nel caso di una sola persona se titolare di pensione ai superstiti da lavoro dipendente con età inferiore a 18 anni o, se maggiorenne, inabile al lavoro.
La data del 30 giugno 2022 è rilevante anche per chi ha presentato la domanda di assegno unico universale all’INPS in assenza di ISEE e che, dunque, abbia ricevuto l’importo minimo di 50 euro per i figli minori e di 25 euro per i figli maggiorenni a carico fino a 21 anni. Entro tale data, infatti, è possibile predisporre una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in modo da poter modificare la richiesta precedentemente inviata e ottenere un conguaglio della cifra ricevuta nei mesi precedenti. Come nel caso precedente, qualora si procedesse con la DSU da luglio, la maggiorazione verrà riconosciuta dal mese successivo alla presentazione.
Un’altra misura di rilievo sociale che richiede un intervento attivo dei destinatari della stessa è il bonus di 200 euro la cui erogazione è prevista con il cedolino del mese di luglio 2022.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, il bonus spetta solo ed unicamente a coloro che sono in forza a luglio 2022 e che rispettino contemporaneamente 2 requisiti, cioè che abbiano beneficiato dell’esonero pari allo 0,8% dell’aliquota contributiva IVS almeno per un mese nel primo quadrimestre 2022 e che non siano titolari di pensione e reddito di cittadinanza.
Relativamente a questo secondo requisito emerge il ruolo attivo dei singoli dipendenti.
Infatti, saranno gli stessi a dover dichiarare sotto la propria responsabilità di non percepire pensione o reddito di cittadinanza.
Si ricorda che il bonus spetta una sola volta, per cui coloro che hanno in essere più rapporti di lavoro o che sono stati assunti a partire dal mese di maggio 2022 dovranno provvedere ad ulteriori dichiarazioni: nel primo caso potranno richiedere il pagamento dell’indennità a un solo datore di lavoro, dichiarando a quest’ultimo di non avere fatto richiesta ad altri datori; mentre nel secondo caso dovranno dichiarare di aver beneficiato dell’esonero dello 0,8% nel precedente rapporto di lavoro.
Molto importante è la tempistica della dichiarazione. Infatti, questa deve essere obbligatoriamente resa al datore di lavoro in tempo utile affinché l’erogazione possa avvenire con la retribuzione di competenza di luglio, unico e solo mese in cui è previsto il riconoscimento di tale bonus.
Infine, per quanto riguarda altre categorie di lavoratori diversi dai lavoratori subordinati, percettori di reddito di cittadinanza e pensionati, l’INPS provvederà prossimamente a fornire istruzioni utili per la presentazione della domanda.
– Articolo a cura di Laura Pozzi, Partner d’impresa Milano Est
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